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Orgasmo femminile, come stimolarlo

Penetrazione vaginale

Alcune donne provano piacere fisico raramente, altre invece fingono, al fine di non distruggere un rapporto.
La difficoltà di raggiungere il piacere fisico potrebbe dipendere dalle tensioni psico fisiche, da turbamenti all' interno di un rapporto oppure semplicemente dall' esistenza di tecniche sbagliate che non permettono di raggiungere il piacere fisico.

Per quanto riguarda la penetrazione vaginale, il ruotare, sollevare o abbassare il bacino durante la penetrazione fino a trovare l' angolo esatto in cui il pene, le dita oppure anche un sex toy, possono provocare un enorme piacere alla vagina.
Alcune donne raggiungono l' orgasmo vaginale anche con una penetrazione superficiale, in altri casi invece occorre una stimolazione del clitoride contemporaneo alla penetrazione.

Il punto G

Il punto G è un' area sensibile della parete anteriore della vagina e può essere fonte di forte eccitazione.
Per alcune donne si tratta di una stimolazione dotata della capacità di provocare un piacere superiore alla penetrazione vaginale.
Ogni donna dovrebbe conoscere tale zona CUV ( clito- uretro- vaginale) al fine di capire il modo migliore al fine di stimolarlo.
Al fine di conoscere il punto G, basterà inserire le dita all' interno della vagina, per notare nella parte anteriore alla vagina, un avvallamento in cui la mucosa sarà rugosa, ed ecco questo è il nostro punto G.

Al fine di stimolarlo, occorre sempre prima concentrarsi sul clitoride per rendere sensibile il punto G.
Non dimentichiamo che il clitoride è una zona erogena che deve essere stimolata in modo adeguato, la pressione non deve essere eccessiva al fine di evitare inutili fastidi.

Una buona abitudine potrebbe essere quella di poter usare un lubrificante per far scivolare le dita, oppure potrebbe essere utilizzato un toys, e raggiungere in tal modo l' evacuazione femminile.

Penetrazione anale

Trattasi di una penetrazione molto profonda e diversa dalla penetrazione vaginale.
Occorre preparare non solo il proprio corpo ma anche la propria mente, al fine di poter vivere tale esperienze in modo, non solo piacevole ma anche sicura.

La zona rettale, pur essendo in grado di provocare molto piacere, non ha delle ghiandole che permettono una naturale lubrificazione, quindi occorre dover utilizzare un lubrificante.
Inoltre occorre essere tranquilli e rilassati al fine di permettere alla muscolatura di rilassarsi e permettere la penetrazione, la quale è di fondamentale importanza, che inizi lentamente. I sex toys potrebbero essere degli strumenti che potrebbero facilitare la dilazione.

Per la penetrazione anale, ci sono diverse posizioni:

– La posizione cucchiaio è una tecnica che facilita la penetrazione anale, in cui la donna è sdraiata di lato, mentre l' uomo si trova dietro di lei.
È una delle migliori posizioni per coloro che cercano di ritardare l' eiaculazione.
– L' incudine è la variante del missionario e prevede che la donna si sdrai sulla schiena ed allarghi le gambe, mentre il proprio uomo si posiziona sopra di lei.
Tale posizione faciliterà la penetrazione, mentre la donna si sentirà sottomessa e dominata.
– Il missionario è una delle posizioni più popolari del sesso anale, in cui la donna è a cavalcioni sul proprio uomo, il quale invece sarà sdraiato con le gambe ben diritte.

Stimolare le zone eterogene secondarie

Accanto alle conosciutissime zone eterogene primarie, quali la vagine e l' ano, il nostro complessissimo corpo è caratterizzato dalle presenza anche di zone eterogene secondarie, che variano da persona a persona, e la cui sensibilità dipende dall' esperienza evolutiva personale.
In tal caso facciamo riferimento alle parti del corpo femminile quali i capezzoli, l' ombelico, il pube e le natiche.
La loro sollecitazione raggiunge la parte del cervello in cui terminano le sensazioni che arrivano dalla penetrazione vaginale ed anche anale.

La loro stimolazione provoca una sensazione di piacere, destinata ad aumentare l' eccitazione durante un rapporto sessuale.
Non dimentichiamo che la zona eterogena per eccellenza è il nostro cervello, in quanto senza la sua emotiva partecipazione risulterebbe impossibile raggiungere nessuna soglia di piacere fisico, ne' attraverso la pratica dell' autoerotismo, tantomeno durante un rapporto sessuale.